
Vivere il cambiamento
“Il più grande errore è credere che l’uomo abbia un’unità permanente. Un uomo non è mai uno. Continuamente egli cambia. Raramente rimane identico, anche per una sola mezz’ora.” – G. I. Gurdjieff
Il cambiamento è davvero una delle poche certezze della nostra vita. Cambiamo noi e cambia tutto intorno a noi, a volte più in fretta a volte più lentamente, a volte in modo più evidente altre volte in modo più sottile, ma inesorabilmente.
Tutto cambia. Tutti viviamo il cambiamento in ogni istante, dal momento in cui apriamo gli occhi a quando li chiudiamo, nelle cose che vediamo e che non sono le stesse di attimo in attimo, in ogni nostro respiro, dove l’aria porta con se cose diverse, nel tono delle cose che sentiamo che muta in continuazione, nel gusto delle cose che mangiamo che non sono mai le stesse, nelle sensazioni che delle cose abbiamo, che si modificano in base al nostro umore.
Un uomo consapevole sa che la vita cambia continuamente, che la vita è cambiamento, esiste solo una cosa permanente, e questo è il cambiamento. Al di là del cambiamento, tutto il resto cambia. Bisogna accettare questa natura della vita, questa esistenza che cambia con tutti i suoi umori e le stagioni, questo fluire costante che non si ferma mai per un singolo momento.
“Cambiamento” è una parola fondamentale nella vita di ognuno di noi. Quando cambiamo significa che siamo cresciuti. Quando le cose non vanno come noi desideriamo significa che vorremmo un cambiamento, anche se a volte di questo nostro desiderio non ne siamo proprio consapevoli.
Cambiamento significa avere la possibilità di vivere la vita che si desidera, e per fare questo il primo passo da compiere è capire che il mutamento deve innanzi tutto venire dall’ interno di noi stessi.
Ma come mai è così difficile cambiare? Cercare di vivere la vita che vorremmo? Come mai molti non sono disposti ad intraprendere un cambiamento interiore per realizzare i loro desideri?
Il cambiamento molte volte è difficile perché comporta di abbandonare i vecchi schemi di comportamento, i vecchi schemi di pensiero disfunzionali che ci portano a percepire la realtà in modo altrettanto disfunzionale. Attuare il cambiamento comporta una vera e propria morte di alcune abitudini che la persona aveva, e come tutti i lutti, hanno bisogno di essere elaborate.
“…la ruota della nostra Storia ha sempre girato intorno a due assi incrociati: la paura del nuovo ed il coraggio di esplorarlo. A proposito delle famose Colonne d’Ercole, Tucidide, lo storico dell’antichità, affermava che oltre quel limite le navi rischiavano “di cadere giù dall’orlo del mondo” e nessuno pertanto osava avventurarsi. Cristoforo Colombo, incarnando l’archetipo dell’eroe, ruppe ogni indugio e partì alla volta del Nuovo Mondo.
Ognuno di noi è chiamato ad essere il timoniere che governa il veliero della propria vita, in un oceano di cambiamenti e di trasformazioni“. (Stefano Greco)
Possiamo fare in modo che il cambiamento diventi una scelta consapevole nella nostra evoluzione. Prendendo consapevolezza che le stesse azioni portano agli stessi risultati e decidendo di trasformare il modo con cui alimentiamo la nostra mente.
Il benessere dipende dalle scelte che facciamo e da come percepiamo il mondo intorno a noi, non da quello che fanno gli altri! Gli eventi straordinari nella vita ci sono e possiamo coglierli come giustificazione per cambiare ma, se ci sono cose che non ci piacciono nella nostra vita, procurandoci malessere, la strada non è quella di lamentarsi e basta, aspettando che qualcosa accada, bensì è quella di capire che meritiamo di stare bene e possiamo ottenere questo grazie a dei cambiamenti, uscendo dalla nostra zona di comfort.
“Cambiare è possibile, basta che decidiate che tipo di persona volete essere!” – Skipp Ross